La Maddalena

Esplosione di colori e natura proprio davanti alle Bocche di Bonifacio, lo scrigno sardo di un ricchissimo tesoro ambientale.
Non c’è navigante che non conosca la pericolosità dello stretto tratto di mare che separa la Sardegna dalla Corsica, undici chilometri di distanza circa, nel tratto più breve. Ma non c’è navigante che non ne subisca il fascino. La Maddalena, insignita della Bandiera Blu, è l’isola principale dell’omonimo arcipelago costituito da circa sessanta tra isole e isolotti. Un mare cristallino dalle mille gradazioni di colore dal verde all’azzurro che spesso si unisce al cielo senza soluzione di continuità. Una serie infinita di spiagge e calette, porfidi e graniti, insenature che ci danno un’idea di come probabilmente possa essere davvero il paradiso.
La Maddalena, che fa parte dei Borghi più belli d’Italia, raggiungibile con circa venti minuti di traghetto, fu fondata nel 1770. Storicamente teatro di molte battaglie navali, vista la sua posizione strategica, nel 1793 l’isola fu oggetto di un tentativo di conquista da parte Napoleone Bonaparte, allora giovanissimo ufficiale delle forze militari francesi. Il tentativo però fallì grazie alla resistenza della flotta sarda al comando di Domenico Millelire.
Nel 1802 l’ammiraglio Horatio Nelson la scelse come base durante la guerra dell’Inghilterra contro la Francia, in alcuni periodi della presenza della flotta inglese che rimase fino al 1805, si potevano contare in rada fino a quasi venti navi. L’Arcipelago fu anche il luogo, l’isola di Caprera, in cui Giuseppe Garibaldi scelse di trascorrere la sua vecchiaia. In epoca più recente è stata a lungo base della Marina militare italiana e americana.
Ma le isole dell’Arcipelago maddalenino nascondono anche antichi tesori sommersi come i reperti archeologici trovati insieme alla grande nave romana affondata tra il 120 e il 110 A.C. nelle acque di Spargi.
Di tutto l’arcipelago, l’isola de La Maddalena è l’unica che ospita un centro abitato, attualmente da poco più di diecimila abitanti. Il centro storico racchiuso in una piccola area, con i suoi palazzi di fine ‘700, si può visitare tranquillamente con una passeggiata che parte dal lungomare per poi percorrere i vicoli e le scalinate.
Da visitare sicuramente la chiesa principale, dedicata a Santa Maria Maddalena in stile neoclassico, che sorge nell’omonima piazza, edificata a partire dal 1780. Accanto alla chiesa si trova il museo diocesano di arte sacra, dove è esposto il tesoro di Santa Maria Maddalena. Fanno parte del tesoro anche il crocifisso e i due candelieri d’argento donati alla parrocchia dall’ammiraglio Horatio Nelson nel 1804. Interessante anche il Museo navale Nino Lamboglia. E se ci si trova sull’isola de La Maddalena, impossibile non dedicare qualche ora a visitare il Compendio museale garibaldino a Caprera, unita al La Maddalena dal passo della Moneta. Oltre alla meravigliosa isola scelta dal Generale come buen retiro, si può visitare la sua casa e ammirare un maestoso pino che ha 155 anni, che l’Eroe dei due mondi piantò in occasione della nascita di sua figlia Clelia.
Ma naturalmente ciò che più attrae i visitatori dell’Arcipelago è senza dubbio lo spettacolo che offre la natura che, in questo scorcio di Sardegna, è stata davvero molto generosa. È così prezioso il patrimonio ambientale di questo territorio, che si è deciso di istituire un parco geomarino nazionale per la sua tutela. Nel 1994 infatti è stato fondato il Parco nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena, caratterizzato dalla presenza di oltre 700 entità vegetali, che rappresentano un terzo della flora sarda e con più di 50 specie endemiche che rappresentano il 25% di quella complessiva della Sardegna e numerose altre specie rare e di interesse fitogeografico, nonché numerosi habitat di importanza comunitaria.
Con i suoi 180 km di coste nell’Arcipelago sono presenti alcune delle spiagge tra le più celebri e suggestive del Mediterraneo; si ricordano in particolare la Spiaggia Rosa, la spiaggia del Cavaliere nell’isola di Budelli, le spiagge di Cala Coticciu, Cala Napoletana e del Relitto a Caprera, Cala Corsara e Cala Granara a Spargi. Suggestive nell’isola di La Maddalena Bassa Trinita, con le sue dune di sabbia bianca, Monti dà Rena o la scogliera di Punta Tegge.
Per gli amanti del trekking, esiste una rete sentieristica che si sviluppa sull’isola di Caprera ed è stata realizzata a partire dal 2011 con lo scopo di ripristinare l’antica rete dei sentieri, nata alla fine del 800 con finalità militari. Attualmente ci sono 16 i sentieri che permettono una fruizione lenta e a stretto contatto con la natura, di questo meraviglioso territorio, dai panorami mozzafiato che renderanno indimenticabile la visita nell’Arcipelago.